Roma, acquedotto dell' "Aqua Claudia". |
Sesto Giulio Frontino era stato curator aquarum, cioè il responsabile degli acquedotti e dei servizi connessi; il trattato da lui scritto riflette la serietà e la scrupolosità del suo impegno.
Il De Aquaeductu Urbis Romae è di certo l'opera maggiore come interesse scientifico e documentario nello studio delle architetture idrauliche realizzate dai romani.L’opera contiene notizie storiche, tecniche, amministrativo-legislative e topografiche sui nove acquedotti esistenti all’epoca, visti come elemento di grandezza dell'Impero Romano e paragonati, per la loro magnificienza, alle piramidi o alle opere architettoniche greche.
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