mercoledì 8 giugno 2011

Il canale Cavour

Il Canale Cavour a Chivasso (TO)
Il Canale Cavour, dopo una prima progettazione di Francesco Rossi, è stato realizzato dall’ispettore delle finanze Carlo Noè, per incarico di Camillo Benso Conte di Cavour tra il 1863 e il 1866.
Il canale ha lunghezza complessiva di 83 km, larghezza variabile tra 20 e 40 metri e pendenza dello 0,25%. Ha origine dal Fiume Po a Chivasso, viene integrato con le acque della Dora Baltea e attraversa la Pianura Vercellese con andamento da sud-ovest verso nord-est. Sottopassa il Fiume Sesia e percorre poi la pianura Novarese da ovest verso est per terminare nel Ticino.
La sua portata massima è di 110 m³/s  all’imbocco e 85 m³/s ad est del fiume Sesia.
Si basa su un’irrigazione a scorrimento, tipica delle zone in cui la pianura è in pendenza: lo scorrere delle acque, quindi, non deve essere regolato da pompe.
Il Canale Cavour, per portare acqua sufficiente per irrigare la pianura Vercellese e Novarese, viene alimentato da una serie di canali sussidiari, tra i quali è il Canale Farini che prende le acque dalla Dora Baltea a Saluggia e le immette nel Canale Cavour e in questo modo mantiene costante la portata d’acqua durante tutto il periodo irriguo. 
Infatti mentre il Po ha i picchi di portata in primavera e in autunno, in estate (periodo in cui il Po è in magra) la Dora Baltea ha un picco di piena essendo alimentata dalla fusione dei ghiacciai.

La gestione della rete di canali è affidata alle Associazioni Est e Ovest Sesia, che operano su una superficie di circa 350.000 ettari su cui scorrono più di 12000 km di canali.
Le funzioni di questa rete irrigua sono:
• garantire un’irrigazione efficace sull’intero territorio in relazione alle tipologie di colture presenti nel comprensorio irriguo;
• utilizzare l’acqua per la produzione di energia idroelettrica;
• raccogliere e smaltire le acque meteoriche.
Questo sistema irriguo garantisce una notevole sicurezza nell’approvvigionamento idrico, per l’elevato grado di interconnessione delle fonti e l’efficienza della rete principale, permettendo un'estesa coltivazione di un cereale molto idroesigente, e nel contempo molto redditizio, quale il riso.



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